venerdì 7 ottobre 2016

#12 TWO MONTHS ALREADY

Eh già, il tempo vola e sono già quasi 2 mesi che sono in America. 
Come sto? Bene, non mi lamento, anche se devo ammettere che in certi momenti non è tutto così facile, ma d'altronde lo sapevo prima di partire che non sarebbe stato tutto rose e fiori. Con la famiglia mi trovo bene, anche se ogni tanto, come è normale che sia, la convivenza non è facile. A scuola va bene, tutto diverso dall'Italia, tutto nuovo, tutto da scoprire. Sembra proprio di essere in un film, dalle cheerleader, alle partite di football, agli armadietti, ai gruppi sempre uguali e seduti sempre allo stesso tavolo per pranzo. Le classi non sono così complicate rispetto alla scuola italiana, ma comunque il primo periodo non era facilissimo capire tutto per via della lingua. Amici? Discorso complicato. Ho capito che qua le persone sono abbastanza "chiuse" nei loro gruppi, ed è stato veramente difficile per me (che tra l'altro non sono proprio la classica persona estroversa) inserirmi, ma adesso sembra tutto essersi (finalmente) sistemato.
Quindi, in generale, a parte per le varie difficoltà che è normale incontrare, posso dire che mi sto trovando veramente bene e che non me ne voglio andare da qua, o almeno non per ora. C'è chi dice che gli Stati Uniti sono il paese perfetto, c'è chi se ne è innamorato e c'è chi ha già deciso di restare qui il prossimo anno per frequentare il college... beh, quello che sto capendo io è che l'Italia non ha poi così tanto da invidiare agli USA, che i difetti stanno da entrambe le parti e questa esperienza mi sta aiutando ad apprezzare le piccole cose dell'Italia a cui non facevo caso.
Come ultima cosa per questo post, volevo parlarvi dell'Homecoming Week e in particolare dell'Homecoming Dance. Si tratta di una settimana in cui ogni giorno ci si veste a tema, che culmina con il ballo (sì, quello che si vede nei film) il sabato: per esempio nella nostra scuola i giorni erano "America Day", "Twin Day" (bisognava vestirsi uguale a qualcun'altro), "Class Color Day" (ogni annata aveva un colore diverso, per esempio noi senior avevamo il nero), "Jersey Day" e "Red/White Out" (i colori della scuola). Il giovedì sera c'era il Pep Rally un evento in cui in poche parole si fa casino per gasare la squadra di football, visto che il venerdì sera gioca l'Homecoming Game. E poi il sabato c'è il ballo. Normalmente (anche se ovviamente non è obbligatorio) ci si va in coppia, e per questo sono andato con una mia amica, Nora, e con un gruppo di amici. Prima siamo andati in un parco dove i genitori ci hanno fatto tantissime foto (una delle situazioni più imbarazzanti della mia vita visto che odio le foto), poi siamo andati in una città vicina per mangiare, e infine siamo andati al ballo. Ci tengo a specificare che io sono arrivato convinto si trattasse di una festa (musica con DJ eccetera insomma), e invece con mio dispiacere ho notato che il """DJ""" era un professore e che la musica era anni '80/balli di gruppo (...), ma vabbè, mi sono divertito tantissimo comunque. Dopo la festa siamo andati a casa di un mio amico per l'afterparty (non aspettatevi niente di che ahah). E' stata davvero una bella serata, anche se le feste italiane per ora sono tutta un'altra cosa!
Ok, penso di aver finito! Grazie per aver letto e se avete domande commentate qui sotto!
Giacomo

PS: vi aggrego qualche foto dell'Homecoming :)





















Twin Day con Thomas (maglia della WEP eheh)
Il mio gruppo per l'Homecomig


A cena
Nora 

domenica 21 agosto 2016

#11 FINALLY AMERICA!

Ed eccoci qua, in America già da 11 giorni. 11 giorni ricchi di nuove scoperte e di nuove conoscenze.
Avevo detto che avrei probabilmente postato prima di partire, ma (mi scuso) non sono riuscito perchè ero troppo preso a causa degli ultimi preparativi e dei saluti.
Vi riassumerò brevemente la mia esperienza negli USA fino ad ora.
Il viaggio è stato un disastro. Sì, un disastro, dato che per arrivare a destinazione ho impiegato una cosa come più di 40 ore! Sono partito la mattina da Milano in perfetto orario e sono arrivato dopo 9 lunghe (eterne) ore all'aeroporto di Newark, in cui teoricamente avrei dovuto aspettare la bellezza di 6 ore da solo il secondo volo che mi avrebbe portato a St. Louis, dove la mia famiglia mi sarebbe venuta a prendere. Ma indovinate un po'?! VOLO CANCELLATO! Così dopo aver trovato una gentile signora che mi ha aiutato sono andato al check-in dove mi hanno prenotato il volo successivo... il giorno dopo! Mi hanno quindi portato in una stanza all'interno dell'aeroporto in cui vengono raccolti i minorenni in viaggio da soli. Qui ho conosciuto altri ragazzi (un tedesco e un americano) a cui sono stati cancellati i voli, ho mangiato e poi ho """dormito""" (non so perchè ma c'era una specie di allarme che continuava a suonare) su una brandina che mi hanno dato. Il giorno dopo, alle 11 mi presento puntuale davanti al gate per l'imbarco tutto felice e convinto di poter finalmente partire. E inveceee VOLO RITARDATO! Non ci potevo credere. aspetto mezz'ora, e niente, passa un'ora e intanto l'orario di partenza sul tabellone continua a slittare. Finalmente dopo un'ora e mezza ci fanno imbarcare e l'aereo si comincia a muovere, ma.... ovviamente si ferma sulla pista di decollo e resta immobile per un'altra ora e mezza! Poi finalmente siamo partiti e 3 ore dopo sono arrivato a St. Louis, dove la hmom e l'exchange belga mi stavano aspettando.
Con la famiglia mi trovo davvero bene: andiamo d'accordo, scherziamo e sono molto gentili. Finora non posso dire di avere avuto problemi di homesick, anche perchè la hfamily mi ha fatto subito sentire a casa. Cosa importante: il cibo americano MI PIACE e qua mangio anche tanta verdura!
La scuola comincia domani (per la prima volta nella mia vita non vedo l'ora!) e in queste due settimane abbiamo fatto varie attività: siamo andati a vedere un rodeo (figata) e siamo andati in campeggio una notte.
Ok, questo è tutto, magari nel prossimo post parlerò un po' della scuola, sperando vada tutto bene domani! 
Grazie 
Giacomo

martedì 5 luglio 2016

#10 VISTO

Ciao a tuttiii! In questo nuovo post vi parlerò del lungo processo che ho dovuto affrontare per poter ottenere il "visto", un documento (o un timbro?) mooolto importante che permette di poter stare negli USA per 6 o 10 mesi (in base al programma scelto) come studente. Come ho già detto si tratta di un processo abbastanza lungo (ma comunque più corto del terribile wepbook), perchè bisogna compilare dei moduli online inserendo dati e dati e dati e... (vabbè avete capito) e inoltre bisogna pagare due tasse che sommate equivalgono a circa 300 euro. Dopo aver fatto tutto ciò (in circa una settimana di tempo) bisogna andare al consolato americano più vicino a dove abitate (Milano, Firenze, Roma e Napoli mi sembra) e compiere vari passaggi. Niente di complicato comunque, vi verrà spiegato tutto dalla WEP!
Io ho avuto l'appuntamento a Milano il 21 giugno alle 13.30. Sono arrivato un po' prima e quindi ho aspettato davanti all'ambasciata il mio caro amico Manuel (il buffalo wing di cui vi ho parlato nel post dell'orientation) e dopodichè siamo stati in fila per mezz'oretta (visto che eravamo più o meno in 70 della WEP), finchè non ci hanno fatti entrare nel consolato. Poi in realtà è stato tutto abbastanza rapido (abbiamo consegnato dei documenti, ci hanno preso l'impronta digitale e ci hanno fatto qualche domanda). Dopo essere usciti siamo andati con la metro in piazza del Duomo e lì ci siamo salutati. Ho raggiunto mia mamma e mia nonna, abbiamo fatto un giro per il centro della città e poi siamo tornati a casa.
E dopo colloquio di selezione, wepbook, vaccinazioni e orientation questo era l'ultimissimo passaggio prima di dirigersi a Milano e prendere quel volo che mi porterà dall'altra parte del mondo. Precisamente il 10 agosto. Tra 36 giorni, cioè poco più di un mese. In questi giorni sono iniziate le prime partenze per chi va in Australia e tra poco cominceranno quelle per gli Stati Uniti. Non ho ancora realizzato, ma forse è ora che inizi a farlo, perchè il tempo vola e manca davvero poco.
Probabilmente, se riuscirò, scriverò un altro post qualche giorno prima della partenza!

Grazie a chi ha letto fino in fondo

Giacomo

mercoledì 1 giugno 2016

#9 ORIENTATION

Ed eccomi tornato! Vi avevo promesso che avrei presto pubblicato un post sull'orientation, ma poi non ho trovato il tempo materiale per mettermi davanti al computer e perciò aggiorno solo ora il blog (finalmente ho finito l'ultimo, estenuante, periodo di prove). Perciò scusatemi se questo mese il blog è stato un po' smorto.
In questo post, come avrete capito, vorrei parlare dell'orientation, un'esperienza organizzata dalla WEP di (purtroppo solo) 3 giorni che quest'anno si è tenuta nel villaggio S. Francesco a Caorle, vicino a Venezia.
L'orientation è un momento di preparazione all'anno all'estero molto importante: vengono fatte delle sessioni in cui ci si divide in gruppi in base alla destinazione e al tipo di programma  (io ero nei cookies) e viene spiegato tutto ciò che c'è da sapere per vivere al meglio l'esperienza, dalle cose più banali a quelle meno ovvie. Oltre a ciò si tratta anche di un momento che ti colpisce così tanto, come un pugno allo stomaco, che ti fa rendere conto di ciò che stai per intraprendere, o almeno così è stato per me.
Il 6-7-8 maggio circa 1200 weppini (tra trimestre, semestre e annuale) si sono riuniti in un enorme villaggio sul mare. Tutte persone così diverse, ma accomunate da un unico, importante fattore comune, e cioè quello che l'anno prossimo intraprenderanno tutte un'avventura unica e speciale. E la cosa strepitosa è che ci si poteva salutare, abbracciare e si poteva chiacchierare con sconosciuti senza problemi. Ho conosciuto davvero tante persone, ci ho scambiato idee e ci ho riso, e in particolare due persone mi sono rimaste nel cuore tra tutte, quelle con cui sono stato praticamente tutto il tempo: i due migliori buffalo wings Roberta e Manuel (detto anche "il francese"). Con loro ho davvero condiviso momenti indimenticabili, figuracce e risate che mi hanno portato quasi al soffocamento (?).
Inoltre le camere erano casuali e perciò mi sono trovato con 5 perfetti sconosciuti che però erano davvero molto simpatici, nonostante non abbia passato molto tempo con loro visto che li vedevo solo la sera e la mattina. Il tempo è stato bellissimo e perciò abbiamo potuto fare il bagno sia nel mare che nella piscina """riscaldata""" (che era quasi più fredda del mare ma vabbè). La prima sera gli animatori del villaggio ci hanno fatto delle attività e dei giochi molto divertenti (ah giusto, mi hanno chiamato sul palco davanti a tutte le 1200 persone presenti dicendo che "assomiglio" a Ed Sheeran.......) e l'ultima sera si è svolto il "WEP's got talent", che è stato davvero bello e emozionante! Comunque vabbè se voi che state leggendo (sperando che qualcuno stia leggendo) siete dei futuri weppini mi fermo qua perché non voglio spoilerarvi tutto.
Oggi è l'1 giugno e mancano 70 giorni alla partenza. Non so perché ma questa mattina a scuola mi è salita l'ansia e mi sono accorto che 70 giorni sono pochissimi e che tra 2 mesi e 10 giorni, esattamente a quest'ora mi troverò dall'altra parte del mondo. E più ci penso, più mi preoccupo, quindi ora la smetto ok.
Vi lascio alcune foto qua sotto (nella prima potete farvi giusto l'idea di quanti fossimo)

FOTO DI GRUPPO (TUTTI)

FOTO DI GRUPPO (U.S.A.)

ROB & IO

FOTO CON ALCUNI VEGETERNANI (?)

FOTO CON L'ANIMATORE (con la presenza delle
mie due care compagne di classe, di banco e di viaggio
Arianna e Silvia (la bipolare))
 
 
E per ora è tutto, penso che il prossimo passo prima della partenza sarà quello del visto!
Come sempre grazie se avete letto fino a qua! E ai futuri weppini MI RACCOMANDO: partecipate all'orientation, vi assicuro che sarà una FIGATA!
 
Giacomo

martedì 3 maggio 2016

#8 -99 DAYS

Ciao a tutti, oggi ho deciso di scrivere un breve post giusto per dirvi un paio di cose: prima di tutto, ebbene sì, come potete vedere dalla foto mancano solo 99 giorni alla partenza! Manca pochissimo e tutto si fa sempre più reale. Sono super felice!
Seconda cosa: tra 3 giorni, precisamente venerdì 6 maggio, partirò per l'orientation a Caorle, dove incontrerò tutti i miei cari amici weppiniiii! Non vedo l'ora di vederli tutti e credo sarà un'esperienza unica e magnifica.
Sicuramente tra qualche giorno scriverò un post proprio sull'orientation, raccontando cosa abbiamo fatto, come è andata e magari mettendo anche qualche foto!
Scusate per il post un po'corto e fatto male ma in questo periodo sono un po' tirato con i tempi tra studio (maledetta scuola) e impegni vari e perciò sono sempre di fretta!
Grazie se leggerete questo e gli altri miei post, spero che il blog possa essere utile ai futuri exchange students!


PS: in fondo al blog ho creato una sorta di sondaggio, se avete voglia andate a rispondere alla domanda ;) grazie!

sabato 9 aprile 2016

#7 FEELINGS

Sabato 9 aprile 2016

Mi trovo a casa, sul divano, con il computer davanti. Dovrei studiare ma non riesco. Fuori è tutto grigio e da un momento all'altro potrebbe cominciare a piovere.
Questo tempo mi fa pensare, questo tempo mi fa riflettere.
Mancano 123 giorni alla partenza e, anche se sono tanti, sono pochi allo stesso tempo.
Ho la famiglia, andrò in Illinois, frequenterò una scuola americana, vivrò il mio sogno, mi troverò in una nuova situazione e sarò solo. Tra 27 giorni in questo preciso momento mi troverò all'orientation WEP e ieri è arrivata la mail con le informazioni sul ministay a New York.
Tutto sembra diventare così reale. Tutto è così reale.
Ogni tanto mi scopro a pensare a cosa succederà il prossimo anno, a come sarà, a come mi troverò e soprattutto a come diventerò.
Questa esperienza mi cambierà? Sarò in grado di affrontare tutto?
La risposta che mi do è semplice ma diretta: .
Non so perchè, non c'è un motivo, è solo una cosa che sento dentro, un istinto. Come si fa a non cambiare, a non maturare affrontando un'esperienza del genere?
Non sono bravo a scrivere e non amo parlare di ciò che sento dentro. Figuriamoci se è semplice scrivere quello che sto scrivendo. Ma oggi le mie dita sembrano muoversi da sole sulla tastiera, spinte da non so cosa.
Sono agitato, impaurito, felice, eccitato, pensieroso e in trepidazione al tempo stesso. Voglio partire ma voglio godermi questi mesi in Italia. Voglio partire ma so che sarà difficile stare per così tanto tempo senza la mia famiglia e i miei amici. Voglio partire ma ho paura di ciò che mi attende dall'altra parte del mondo.
Un vortice. Un vortice continuo e incessante di emozioni contrastanti. E' questo ciò che caratterizza me, e come me moltissimi altri exchange student.
E so che l'esperienza che ho deciso di vivere non è solo quella che affronterò al di là del pianeta. Esperienza è anche tutto ciò che si prova prima della partenza e dopo il ritorno. La mia esperienza è già iniziata, e voglio vivermela al meglio!

“Vado spesso alla stazione, diario.
Non m'interessa la gente che arriva, mi piace la gente che va.
Ci sono addii lunghissimi e altri corti come uno starnuto, ci sono treni che fanno poco rumore e altri che fischiano che è una canzone.
Ci sono innamorati che si raccomandano e si dicono una parola per ogni chilometro che li dividerà, altri si abbracciano tanto che sembrano lottare.
Ho imparato che i bagagli hanno un peso che influenza il passo.
Mi piace il treno quando prende velocità, immagino quello spostamento d'aria che sigilla le orecchie, immagino quelli che hanno valigie grandi come armadi, mi piace pensare che aprano il finestrino e buttino tutto al vento.”
Giulia Carcasi - Io sono di legno

sabato 19 marzo 2016

#6 HOST FAMILY

Venerdí 11 marzo, ore 18.30

Mi trovavo sdraiato sul divano e stavo per addormentarmi, quando ho sentito il cellulare vicino a me iniziare a vibrare. L'ho preso, ho guardato il numero, che non era salvato, e ho notato che aveva un prefisso strano. Qualcosa, una piccola speranza nella mia testa, aveva iniziato a brillare, ma subito era scomparsa e io ho risposto tranquillamente.
"Pronto, chi parla?"
"Ciao Giacomo, sono Paola della WEP! Disturbo?"
"Cosa? Oddio! No, non disturbi assolutamente!"
Già avevo capito, e ho iniziato a camminare in giro per la casa senza sosta. Mia mamma, in cucina, mi ha guardato e io ho iniziato a gesticolare felice.
"Ho delle bellissime notizie: abbiamo trovato una famiglia, si trova in Illinois!"
Mi ha poi spiegato che vivró con una signora di nome Joyce che vive da sola perché la figlia é già sposata fuori casa, e che ha deciso di ospitare me e un altro ragazzo belga di nome Thomas. Joyce sta già ospitando altri due exchange students in questo periodo, quindi non é la prima volta che fa questa esperienza.
Staró in una cittadina di 20000 abitanti chiamata Jacksonville e frequenteró appunto la Jacksonville high school, una scuola con circa 1000 studenti e molte attività proposte. Jacksonville si trova a circa 40 minuti di macchina da Springfield (capoluogo dell'Illinois) e a 3 ore e 30 minuti da Chicago!



La chiamata ha suscitato in me un insieme di sentimenti ed emozioni fortissime e contrastanti allo stesso tempo: da una parte ero felicissimo perché era da tempo che aspettavo questa notizia e non credevo di riceverla cosí presto, ma dall'altra qualcosa mi ha fatto riflettere. Quella che ho ricevuto non é esattamente la famiglia che mi aspettavo (quella composta da padre, madre e dei figli), bensí una famiglia un po' diversa... MA CHISSENE FREGA! Alla fine decidere di partire significa anche porsi in situazioni nuove, inusuali: é questo il bello dell'exchange year!
La sera stessa ho scritto una mail a Joyce in cui l'ho ringraziata e le ho posto alcune domande, e lei ha risposto poco dopo! Abbiamo iniziato a scrivere anche su facebook e lei sembra essere davvero gentile e disponibile! Oggi ho mandato una mail a Thomas (l'altro exchange student) per conoscerlo, ma non ha ancora risposto, quindi vi faró sapere quando (e se) risponderà!
Ah, ultima cosa: l'inizio della scuola dovrebbe essere intorno al 17 agosto e perció partiró intorno al 10 agosto!

-143

Sapere di avere qualcuno, un perfetto sconosciuto dall'altra parte del mondo, pronto ad accogliermi per un anno é una sensazione fantastica!

Giacomo

giovedì 25 febbraio 2016

#5 ORIENTATION E VARIE

Ciao a tuttiii!
Tra una cosa e l'altra é da un po' che non aggiorno il blog (eh si questa scuola mi distrugge....).
Da quando ho inviato i documenti alla CHI, la mia associazione partner, non so piú niente di come sta andando la ricerca della famiglia negli USA, e non sapere a che punto sono mi mette molta ANSIA! Peró una cosa che mi dà un po' di speranza di non ricevere la famiglia il giorno di partire c'é: negli ultimi giorni alcune persone del gruppo whatsapp dei weppini hanno iniziato a ricevere il placement (sia negli USA che in altri paesi come Irlanda, Belgio e Australia)... LA COSA FIGA? Due ragazze che andranno negli Stati Uniti e hanno ricevuto la famiglia hanno come associazione partner proprio la CHI!! Ció significa che la mia associazione, rispetto ad altre, tende ad assegnare le famiglie abbastanza presto.
Inoltre qualche giorno fa é arriva la mail con le date e il posto dove si farà l'orientation: dal 6 all'8 maggio in un villaggio fighissimo a Caorle (Venezia).
FIGATAAAA
Eh già, figata, se non fosse che proprio il 7 maggio dovrei partire per uno scambio di una settimana in Germania....... La mia solita fortuna :(
Siccome altre due mie compagne di classe partiranno ad agosto, abbiamo pure provato a chiedere al prof di spostare la data di partenza qualche giorno dopo, ma non c'é stato verso! Spero proprio di riuscire in qualche modo ad andare sia in Germania che all'orientation, perché devo ASSOLUTAMENTE conoscere i miei amici weppini, con cui sto stringendo un forte legame! Magari riusciremo ad andare all'orientation e poi raggiungere qualche giorno dopo i nostri compagni in treno, vedremo... io ci spero davvero tanto!
Vabbé, per ora é tutto! Alla prossimaaa
Giacomo

venerdì 29 gennaio 2016

#4 ASSOCIAZIONE PARTNER: CHI

Ciaoooooooo!!! Come va? Pochi giorni fa vi avevo detto che il prossimo post lo avrei dedicato all'associazione partner e sono contentissimo di poterlo fare cosí presto *-*
Infatti ieri, giovedí 28 gennaio, precisamente alle 15:57, ho ricevuto una mail con oggetto "URGENTE DOCUMENTI PARTNER STRANIERO". Io ero tipo: "Cosa? Di già? Associazione? Non é possibileee". Non ci potevo credere! Ma in quel momento ho anche iniziato a sperare che mi avessero assegnato una buona associazione, visto che nei giorni precedenti Manuel (un salutone a tutti gli amici weppiniii) mi aveva detto che c'era la possibilità che mi assegnassero una tra le peggiori associazioni (che dà le famiglie a settembre per intenderci), visto che nessuno l'aveva ancora ricevuta. Con l'ansia a palla sono subito andato sul sito dove c'erano delle carte da compilare e inviare entro l'1 febbraio e ho scoperto che la mia associazione é la CHI.
SJXNSKZMAKZMAKSNEJZKAOSJW
La CHI?! Non speravo altro! Per sentito dire, infatti, so che la CHI é una tra le migliori associazioni, e spero sia veramente cosi!
Perció durante il weekend insieme ai miei genitori firmeró le carte, che in poche parole consistono nelle regole che dovró rispettare, e lunedí le caricheró sul sito.

É bello sapere che dall'altra parte del mondo, a partire da questo momento, qualcuno inizierà a cercare la famiglia con cui condivideró un anno e che, speriamo, una famiglia deciderà di scegliere proprio me tra cosí tante persone!

E OGNI GIORNO SONO SEMPRE PIÚ FIERO DI ME STESSO E SODDISFATTO PER CIÓ CHE HO DECISO DI INTRAPRENDERE!

Grazie mille
Giacomo

martedì 26 gennaio 2016

#3 WEPBOOK

BREAKING NEWS!!!
Oggi, martedí 26 gennaio, ho ricevuto la mail in cui la WEP diceva di avermi corretto il wepbook e che quindi sarebbe finalmente cominciata la ricerca dell'associazione partner e quindi poi della FAMIGLIAAA! Sono troppo contentoooo!!!
So che non é l'associazione a fare l'esperienza, ma di sicuro se é buona puó contribuire a rendere quest'avventura migliore di quanto già sia!

Ah, giusto, non ho ancora spiegato cosa sia e in cosa consista il wepbook... Alloraaa il wepbook é il "dossier" (che paroloneee) online che ogni weppino deve compilare entro 3 settimane a partire dalla data di ammissione al programma (quando si riceve la mail in cui viene detto che si ha superato il colloquio). Nel wepbook bisogna inserire tantissime informazioni personali, da quelle anagrafiche, a quelle scolastiche, a quelle mediche. Se vi trovate o vi troverete alle prese con tutto ció, il mio consiglio é quello di cominciare fin da subito, perché ci sono alcuni documenti da far compilare al medico e alla scuola...eee beh si sa che i tempi sono un po' lunghi...
Comunque, é IMPORTANTISSIMO inserire dati sinceri su di voi, sulla vostra personalità, sulle vostre passioni, ecc.. perché il wepbook é il vostro biglietto da visita per la futura hostfamily. Perció, piú vi descrivete per come realmente siete, piú possibilità avrete di essere abbinati alla famiglia perfetta per voi ;)

Ok, ho finito... Spero di poter scrivere al piú presto un post sulla mia associazione partner!
Grazie mille
Giacomo

domenica 10 gennaio 2016

#2 parte 2 - Selezioni


Momento schizzo. Finalmente, dopo 7 lunghissimi giorni d'attesa, era arrivata la mail che mi annunciava il giorno in cui avrei sostenuto il colloquio di selezione: lunedí 30 novembre.
Quel giorno sono uscito prima da scuola per arrivare a Verona in tempo e, accompagnato da mia mamma e mia nonna in macchina, sono arrivato all'edificio del colloquio mezz'ora in anticipo. Alle 14 hanno accolto me e alcuni altri ragazzi in una piccola stanza attorno ad un tavolo e ci hanno consegnato i fantastici zaini della WEP (io ho preso quello grigio). Dopodiché ci hanno consegnato una specie di formulario con alcune semplici domande personali che la psicologa avrebbe letto e poi, visto che il colloquio orale in inglese lo avevo già fatto, nella stessa stanza di prima ho sostenuto l'ELTIS. What is it? Si tratta di un test in inglese diviso tra "listening" e "reading", credo di livello B1, quindi come il PET per capirci, e perció non impossibile ma nemmeno da sottovalutare. Dopo averlo finito siamo andati tutti in una sala dove abbiamo aspettato che ci chiamassero per l'incontro con la psicologa. Dopo un bel po' di tempo mi hanno finalmente chiamato e sono andato nella stanza dove la psicologa mi aspettava. Ero abbastanza agitato e lei ha cercato subito di mettermi a mio agio. É stato un bell'incontro perché ho potuto rispondere tranquillamente alle domande, senza troppa paura di sbagliare visto che parlavo di me. Mi ha fatto domande su di me, sulla famiglia, sugli hobby e infine sul perché ho scelto di fare questa esperienza. Dopo l'incontro mi hanno detto che entro una settimana circa mi avrebbero fatto sapere tramite mail l'esito dell'esame. Dopodiché ho raggiunto mia mamma e mia nonna in città, abbiamo fatto un giro e poi dopo aver scoperto che la nostra macchina era stata rinchiusa nel parcheggio siamo tornati a casa.


La risposta é finalmente arrivata l'11 dicembre, quando stavo ormai perdendo le speranze. Questo sí che é stato un momento schizzo. D'altra parte si tratta di uno dei passi piú importanti di quest'avventura, che ti conferma che il tuo percorso puó finalmente iniziare ufficialmente. 
E inoltre era l'ora di iniziare il WEPBOOK (aiaiai), di cui vi parleró nel prossimo post.
Grazie per l'attenzione & stay tuned
Giacomo

sabato 9 gennaio 2016

#2 parte 1 - Selezioni

Dopo aver chiamato alla WEP per prenotare un incontro """informativo""" (e dopo capirete perché lo ho messo tra cosí tante virgolette), il 5 novembre sono andato con mia mamma in un ufficio all'interno di un oratorio di Trento (la mia city), dove un signore mi ha parlato del programma annuale negli USA e mi ha risolto alcuni dubbi. Poi mi ha fatto compilare delle carte in cui dovevo inserire i miei dati personali e alcune preferenze sulla possibile famiglia ospitante e mi hanno fatto scegliere tra 300 aggettivi quelli che piú mi rappresentano (niente di complicato). E FIN QUI TUTTO BENE. Ma poi inaspettatamente mi hanno portato in un altro ufficio dove una signora mi ha fatto un esame orale in inglese, in cui mi ha chiesto cose basilari su di me e sulla mia famiglia, sugli hobby, ecc..., che sommate all'ansia di un povero ragazzo che si aspetta un semplice incontro informativo potrebbero apparire leggermente difficili. Ma state tranquilli, you can do it, non é niente di complicato!
Dopo questo piccolo esame sono tornato a casa e mi sono immediatamente iscritto ufficialmente alle selezioni dal sito internet della WEP.
E poi é iniziata la luuunga attesa (7 giorni) prima di ricevere la mail con la data delle selezioni.
To be continued
Giacomo

#1 About me

Ciao a tutti! Mi chiamo Giacomo, ho 16 anni (quasi 17) e ho preso la grande decisione di trascorrere un anno scolastico negli USA!
But WHY? Diciamo che nemmeno io so quando, come e perché abbia deciso di intraprendere un'esperienza come questa, so solo che é da tantissimo tempo che aspetto di partire. Credo stia nei cromosomi di qualsiasi exchange student la voglia di lasciare tutto e partire, scoprire, imparare e crescere. Insomma, vivere un anno all'estero non é sicuramente una cosa da tutti i giorni e di sicuro non é neanche una scelta facile, ma penso che se una persona desidera veramente fare questa esperienza niente potrà fermarlo.
Un'altra decisione molto ardua é stata quella dell'associazione: esistono molte associazioni, tutte con i propri pro e contro, ma alla fine (dopo 2 o 3 mesi) mi sono deciso e ho scelto la WEP per svariati motivi.
É da tanto che avevo in mente di creare un blog per condividere col mondo la mia esperienza all'estero (anche se non se la cagherà nessuno) e finalmente, grazie al supporto dei miei amici weppini, mi sono deciso a farlo! Spero che questo blog possa servire ai futuri exchange students come a me é stato utile leggere 52836 blog nei miei momenti di ansia.
Ok, questo post sta diventando un po' lunghetto quindi é meglio se lo chiudo... Nel prossimo parleró delle selezioni e delle varie ansie che queste hanno portato con sé!
Grazie per l'attenzione & stay tuned
Giacomo